lunedì 12 dicembre 2011

JOHNNY ENGLISH - LA RINASCITA


Dopopo il fallimento della sua ultima missione in Mozambico, dove il premier che lui era incaricato di proteggere è stato ucciso, Johnny English si è rifugiato in un monastero shaolin per imparare le arti marziali ed acquisire il controllo della mente sul corpo e controllare il dolore. Nel servizio segreto britannico MI7, il giudizio su di lui è disastroso, però sono costretti a richiamarlo per una importante missione, perchè c'è una "fonte" che vuole comunicare solo con lui.

Il servizio è cambiato molto ed ora è guidato da una donna; efficienza e tecnologia sono le parole d'ordine del nuovo "modello". Nella così detta "sala dei giocattoli" c'è un vasto assortimanto di micidiali dispositivi, camuffati da oggetti di comune utilizzo: roba da fari invidia a James Bond. A Johnny English viene affidata una Rolls Royce a comando vocale e viene fornita una serie di attrezzi del mestiere; siccome non si fidano di lui, gli affiancano un altro agente, un ragazzo di colore appena ventenne.

Comincia così la missione di Johnny e del suo assistente. Lo scopo è sventare un attentato contro il primo ministro cinese, in occasione del suo incontro con il primo ministro britannico, ordito da una misteriosa organizzazione internazionale. Johnny non è molto fortunato, perchè, ogni volta che aggancia una fonte importante, questa viene eliminata. Il suo nemico è una "donna delle pulizie" dai lineamenti orientali. In realtà si tratta di una efficientissima agente dell'organizzazione segreta, abilissima nei travestimenti e nell'uso degli strumenti per le pulizie, che in realtà sono armi micidiali.

Johnny ha l'opportunità di mettere in evidenza l'ottimo addestramento ricevuto dai monaci shaolin in combattimenti con agenti nemici. Nonostante gli insuccessi, si arriva a scoprire qualcosa di interessante: l'organizzazione segreta può contare di un autorevole membro all'interno dell'MI7, come è riuscito a scoprire il suo ventenne assistente. Johnny può anche contare sulla competenza della psicologa dell'MI7, che è innamorata di lui.

Tutto converge sugli eventi del vertice tra i primi ministri cinese ed inglese, che si tiene in un misterioso e pressochè inaccessibile rifugio svizzero. Johhny ha ingenuamente bevuto una droga, che ha il potere di renderlo dipendente dai comandi impartiti dall'agente infedele dell'MI7. Diventa così lo strumento per l'uccisione del primo ministro infedele. Ma la sua capacità di controllare il corpo con la mente, appresa dai monaci shaolin, ed i dispositivi azionati dal suo sorprendente assistente evitano la tragedia. Segue l'inseguimento dell'agente infedele da parte di Johnny che compie imprese, tali da fare apparire James Bond un dilettante.

Nella scena finale ricompare la donna delle pulizie che si è travestita come la regina, con il risultato che il maldestro Johnny mena la regina in carne ed ossa. Questo probabilmente fa molto ridere gli inglesi, presso i quali il film sta avendo grande successo.

Che dire? E' un polpettone, dove c'è di tutto: agenti segreti, ministri, arti marziali, la regina. Il ritmo vorrebbe essere quello dei film d'azione, però con continui intermezzi comici. Però il regista Oliver Parker non riesce a creare un nuovo genere, ma produce solo un non riuscito cocktail di generi diversi, spesso prevedibile. Gillian Atkinson, dopo i successi di mr. Bean di 8 anni fa, mostra la sua abilità nella comicità, sfruttando la sua maschera unica. Un film poco riuscito, ma che riesce a tenere attenti e non cade mai nella noia.



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