giovedì 13 febbraio 2014

A PROPOSITO DI DAVIS - GRANDE FILM DEI FRATELLI COEN


A PROPOSITO DI DAVIS

 
Un'ora e 45 minuti di personaggi insoliti e di storie stravaganti e alla fine ci si ritrova esattamente al punto di partenza. Davis Llewlyn riceve un paio di pugni in faccia e un calcio per avere disturbato una esibizione. Ma è il simbolo della vita di Davis che è una ripetizione delle stesse cose, senza sbocchi, senza vie d'uscita. E' dura la vita al Greewich Village per un cantante senza successo.  Si trascina da un impresario all'altro, ma il suo genere di musica è in anticipo sui tempi. Trovare un divano per la notte. Mangiare quando capita. Non avere un cappotto per ripararsi dal freddo. Qualche esibizione al Gaslight pagata con i soldi offerti dagli spettatori.


Tante vicende scombinate. Il gatto Ulisse che esce dall'appartamento, mentre la porta si chiude. Così Davis è costretto a portarselo dietro. Ma Ulisse scappa di nuovo e Davis pensa di averlo riacchiappato, ma è solo un sosia (che per di più è femmina).  Alla fine però il vero Ulisse torna spontaneamente dai padroni e così Davis può scroccare una cena e un divano per la notte.


Intensa la scena col padre. Gli fa un lungo discorso e sembra aspettare una risposta, ma il padre è rimbambito e non parla.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 




Jean Berkey rimane incinta ma non sa bene di chi e dà la colpa a Davis e gli chiede di pagare l'aborto. E' la donna di Jim, ma è andato a letto con il padrone del Gaslight. Sempre bella, nonostante il turpiloquio.












 
 
John Goodman in una breve parte di un folk singer eroinomane.


 
 
 
 
 

 
 
Oscar Isaac nella parte di Llewyn Davis
 
 
 
 
 
 
 
 





 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 




 
 
 
 
 
Carey Mulligan nella parte di Jean Berkey.