lunedì 29 febbraio 2016

IL CLUB - INSABBIAMENTO DEGLI SCANDALI NELLA CHIESA CILENA


La Boca è una piccola località del comune di Navidad, nella provincia di Cardinal Caro, VI regione del Libertador Generale Bernardo O'Higgins, in Cile, allo sbocco del fiume Rapel. Un luogo poco frequentato, anche se offre panorami affascinanti.  Qui, in una casa appartata vivono quattro preti sospesi a divinis ed una suora. Sono peccatori che devono espiare. Preti pedofili che hanno abusato di bambini, ladri di bambini che hanno sottratto questi alle madri per venderli ad altre coppie, preti conniventi con l'esercito che hanno venduto uomini e donne al tempo della dittatura. Un campionario di umanità repellente, anche se hanno l'aria pacifica e indifesa. In fondo la loro punizione non è poi così dura. Vivono in un ambiente confortevole con piccoli agi: la televisione, buoni pasti, una moderata dose di alcoolici, un levriero che partecipa alle corse dei cani in paese. Possono uscire a certi orari, ma non devono avere contatti con le persone del paese. Sulla disciplina della piccola comunità vigila la sorella Monica, una ex suora missionaria con una vita movimentata. Messa e preghiere di penitenza, ma senza eccedere. Ognuno dei preti svolge a turno il servizio divino per la messa e le confessioni.

La chiesa cilena nascondeva in luoghi simili preti e suore colpevoli di crimini, che avrebbero dovuto essere puniti con la prigione. Ma questi ricoveri discreti evitavano gli scandali, impedivano che venissero alla luce non solo gli abusi, ma anche gli episodi di connivenza tra la chiesa e l'esercito.

La vita tranquilla di questo "club" viene interrotta dall'arrivo di padre Lazcano, che è sempre seguito da Sandokan, una sua vittima. Dopo essere stato violentato da bambino dal prete, continua a seguirlo e perseguitarlo. Sbandiera in faccia al suo aguzzino gli abusi e le violenze subite, le sconcezze commesse insieme. I quattro preti danno a Lazcano una pistola che tenevano nascosta, perché spari un colpo in aria per spaventare Sandokan, ma Lazcano, sopraffatto dallo scandalo e dal rimorso, rivolge l'arma contro se stesso.  


L'episodio provoca l'invio da parte delle gerarchie di padre Garcia, gesuita e psicologo, per indagare. I preti e sorella Monica forniscono tutti la stessa versione: padre Lazcano aveva portato con sé una pistola e si è sparato. Il gesuita ha portato con sé i fascicoli relativi ai membri del club. il suo scopo è anche quello di chiudere il club i disperdere gli spretati in modo discreto in altre località cilene. La Chiesa vuole occultare in silenzio turpitudini e complicità del passato. Un colpo di spugna per acquistare una nuova credibilità ed una immagine immacolata.
 
 
Un pericolo è rappresentato da Sandokan che continua a vivere in paese e si accampa vicino al club e continua a lanciare minacce. Bisogna neutralizzarlo, dandogli una lezione. La comunità deve sacrificare qualcosa di molto caro: il levriero che viene soffocato da sorella Monica con un sacchetto di plastica. Viene ucciso in paese un altro cane e poi viene addossata la colpa a Sandokan che viene picchiato a sangue.
 
 
Padre Garcia deve rinunciare al suo progetto di chiudere il club, anche perché sorella Monica minaccia di chiamare i giornalisti e provocare uno scandalo. La comunità in cambio dovrà ospitare Sandokan e tenerlo sotto stretta custodia, perché non vada in giro a rivelare i suoi segreti. La convivenza con una vittima dovrà essere una costante ammonizione per la gravità dei loro peccati.
 
Padre Garcia finisce così per perpetuare il sistema che voleva smantellare. Non si possono smuovere le acque, non si può scoperchiare il vaso di Pandora degli scandali. La Chiesa finisce per insabbiare tutto, restando prigioniera di se stessa.
 
 
 













UNA VITA DI PENITENZA NON TROPPO DURA

 
 
 
Il "buon ritiro" dei peccatori
 
 

 
 
 








 

 
 

LA SORELLA MONICA










Dolore per la morte del levriero

LE CORSE DEI LEVRIERI

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


I preti devono guardare da lontano, perché non possono avere contatti con la gente del paese



PADRE LAZCANO








 



Il funerale di padre Lazcano

SANDOKAN












I PRETI "PENITENTI"

PADRE ORTEGA



PADRE VIDAL

 
 
 
 








PADRE RAMIREZ





PADRE VIDAL




Padre Vidal, a destra in primo piano, si è reso complice dei militari nel fare sparire uomini e donne 


PADRE GARCIA

















LA BOCA












Pablo Larrain si allontana da Pinochet. Sono passati tre anni da quando il regista cileno ha concluso la sua trilogia sull'epoca più oscura del Cile. L'aveva cominciata nel 2008 con “Tony Manero, proseguendola nel 2010 con “Post Mortem, e quindi concludendola nel 2012 con “No - I giorni dell'arcobaleno", che aveva costituito la sua consacrazione.

"The Club" sembra essere l'immagine del Cile, un paese che, sotto la superficie, nasconde ancora la ferita, la frattura che separa vittime e carnefici. 





Antonia Zegers è sorella Mónica

Alfredo Castro è Padre Vidal

 Alejandro Goic è Padre Ortega

Roberto Farías  è Sandokan.

Alejandro Sieveking è Padre Ramírez

 Jaime Vadell è Padre Silva




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venerdì 26 febbraio 2016

PERFETTI SCONOSCIUTI - IL CELLULARE E' LA NOSTRA SCATOLA NERA!


Il cellulare è la nostra scatola nera e non dovremmo scherzarci troppo, perché siamo tutti "frangibili". Questa è la saggia conclusione del film, dove ci viene mostrata la cena di un gruppo di amici che si conoscono da sempre e credono di non avere segreti. E invece se ne scoprono delle belle! La cena si svolge a casa di Eva e Rocco, una coppia di mezza età, apparentemente tranquilla. Ci sono poi gli sposini novelli Bianca e Cosimo e un'altra coppia Carlotta e Lele. C'è poi l'eterno single Peppe.
Il gioco proposto da Eva è quello di lasciare sul tavolo i cellulari e rendere pubblici i messaggi e le conversazioni. Nessuno osa rifiutare, anche se tutti hanno delle riserve.
 
Si scopre così che Rocco è in analisi che Eva non lo sa, nonostante sia anche lei analista. La coppia è in crisi, anche a causa della figlia adolescente che non sa come comportarsi con il suo primo "fidanzato". Eva vuole rifarsi il seno, ma non ricorrendo al marito che è chirurgo plastico, ma ad un illustre professore, consigliatole dal padre.  


Bianca e Cosimo sono felici sposi e, dice lei, fanno l'amore tutti i giorni. Però Bianca riceve ancora telefonate dal suo ex, però solo allo scopo di aiutarlo nella sua nuova relazione, piuttosto complicata. In compenso si scopre che Cosimo ha una amante e che l'ha messa incinta nell'ultimo incontro.
 
Anche Lele ha una amante; comunque Carlotta dovrebbe essergli grata, perché si è addossato la colpa di un incidente mortale causato da lei che guidava ubriaca. Invece irrita il marito, perché vuole mettere all'ospizio la suocera. Inoltre ha un corrispondente Internet con cui fa giochi erotici. In occasione della cena, lui le ha chiesto di non indossare le mutande e lei ha prontamente obbedito.
 
Poi c'è Peppe, insegnante di ginnastica rimasto senza incarico, che promette sempre di presentare agli amici la sua nuova compagna, ma si presenta sempre solo.   Una telefonata rivela che Peppe è omosessuale, solo che, avendo concordato uno scambio di cellulari con Lele, sembra in un primo momento che il "frocio" sia quest'ultimo. Ciò rende furibonda Carlotta che crede di avere capito perché il marito da mesi la trascura. Alla fine però Peppe rivela che il frocio è lui.
 
Infine si scopre anche che Cosimo ed Eva sono amanti. Ma alla fine, finito il gioco, tutti sembrano essersi dimenticato dei segreti rivelati e rientrano nel loro personaggio.
 
Quando si esce si prova un senso di disagio, come se anche gli spettatori fossero colpevoli di avere spiato i segreti inconfessabili di alcuni amici.
 
 
 
   


EVA E ROCCO











Rocco, padre previdente, regala alla figlia una scatola di preservativi, ma provoca l'indignazione di Eva, che ha l'abitudine di controllare la borsetta della figlia.  


BIANCA E COSIMO




CARLOTTA E LELE




PEPPE


Peppe con Bianca
 

LA CENA














 

LO SCAMBIO DI CELLULARI





A causa dello scambio di cellulare con Peppe, Lele si trova a fare la sgradevole parte del frocio.

FINE DELLA SERATA






Paolo Genovese descrive situazioni verosimili e tipi sociali riconoscibili, componendo un affresco pieno di sfumature sarcastiche a volte dolorose.


Il film sta ottenendo un grosso successo di pubblico. Pur restando lontano dal fenomeno Zalone, ha ormai incassato 7 milioni di euro. E' evidente che la commedia all'italiana di qualità attira il pubblico.










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