martedì 1 febbraio 2022

CONFUCIO

 

L'anno della Tigre d'Acqua

Nella tradizione cinese, ai diversi anni sono ciclicamente assegnati dodici differenti animali. La leggenda narra che questi animali (il topo, il bue, la tigre, il coniglio, il drago, il serpente, il cavallo, la capra, la scimmia, il gallo, il cane e il maiale) siano stati selezionati in quanto hanno risposto alla chiamata del Buddha. Ognuno di questi animali, secondo l’astrologia cinese, ha delle caratteristiche particolari che influenzano in modo importante anche i tratti del carattere delle persone nate sotto il loro segno. Il 2022 sarà l’anno della Tigre, terzo segno dello zodiaco cinese. La Tigre simboleggia il coraggio, la passione e la sicurezza di sé. Come per ogni segno zodiacale, anche quello della Tigre viene associato ai 5 elementi fondamentali, per cui avremo la Tigre di Legno, di Fuoco, di Terra, d’Oro (Metallo) e d’Acqua. In questo modo un anno della Tigre d’Acqua si avrà ogni 60 anni (12 segni x 5 elementi). Gli elementi collegano l’anno di nascita al segno dello zodiaco e influenzano le caratteristiche di una persona. La Tigre d’Acqua, come quella del 2022, è sensibile, aperta a nuove esperienze e obiettiva.

sotto il loro segno. Il 2022 sarà l’anno della Tigre, terzo segno dello zodiaco cinese. La Tigre simboleggia il coraggio, la passione e la sicurezza di sé. Come per ogni segno zodiacale, anche quello della Tigre viene associato ai 5 elementi fondamentali, per cui avremo la Tigre di Legno, di Fuoco, di Terra, d’Oro (Metallo) e d’Acqua. In questo modo un anno della Tigre d’Acqua si avrà ogni 60 anni (12 segni x 5 elementi). Gli elementi collegano l’anno di nascita al segno dello zodiaco e influenzano le caratteristiche di una persona. La Tigre d’Acqua, come quella del 2022, è sensibile, aperta a nuove esperienze e obiettiva.

sotto il loro segno. Il 2022 sarà l’anno della Tigre, terzo segno dello zodiaco cinese. La Tigre simboleggia il coraggio, la passione e la sicurezza di sé. Come per ogni segno zodiacale, anche quello della Tigre viene associato ai 5 elementi fondamentali, per cui avremo la Tigre di Legno, di Fuoco, di Terra, d’Oro (Metallo) e d’Acqua. In questo modo un anno della Tigre d’Acqua si avrà ogni 60 anni (12 segni x 5 elementi). Gli elementi collegano l’anno di nascita al segno dello zodiaco e influenzano le caratteristiche di una persona. La Tigre d’Acqua, come quella del 2022, è sensibile, aperta a nuove esperienze e obiettiva.

sotto il loro segno. Il 2022 sarà l’anno della Tigre, terzo segno dello zodiaco cinese. La Tigre simboleggia il coraggio, la passione e la sicurezza di sé. Come per ogni segno zodiacale, anche quello della Tigre viene associato ai 5 elementi fondamentali, per cui avremo la Tigre di Legno, di Fuoco, di Terra, d’Oro (Metallo) e d’Acqua. In questo modo un anno della Tigre d’Acqua si avrà ogni 60 anni (12 segni x 5 elementi). Gli elementi collegano l’anno di nascita al segno dello zodiaco e influenzano le caratteristiche di una persona. La Tigre d’Acqua, come quella del 2022, è sensibile, aperta a nuove esperienze e obiettiva.

sotto il loro segno. Il 2022 sarà l’anno della Tigre, terzo segno dello zodiaco cinese. La Tigre simboleggia il coraggio, la passione e la sicurezza di sé. Come per ogni segno zodiacale, anche quello della Tigre viene associato ai 5 elementi fondamentali, per cui avremo la Tigre di Legno, di Fuoco, di Terra, d’Oro (Metallo) e d’Acqua. In questo modo un anno della Tigre d’Acqua si avrà ogni 60 anni (12 segni x 5 elementi). Gli elementi collegano l’anno di nascita al segno dello zodiaco e influenzano le caratteristiche di una persona. La Tigre d’Acqua, come quella del 2022, è sensibile, aperta a nuove esperienze e obiettiva.

sotto il loro segno. Il 2022 sarà l’anno della Tigre, terzo segno dello zodiaco cinese. La Tigre simboleggia il coraggio, la passione e la sicurezza di sé. Come per ogni segno zodiacale, anche quello della Tigre viene associato ai 5 elementi fondamentali, per cui avremo la Tigre di Legno, di Fuoco, di Terra, d’Oro (Metallo) e d’Acqua. In questo modo un anno della Tigre d’Acqua si avrà ogni 60 anni (12 segni x 5 elementi). Gli elementi collegano l’anno di nascita al segno dello zodiaco e influenzano le caratteristiche di una persona. La Tigre d’Acqua, come quella del 2022, è sensibile, aperta a nuove esperienze e obiettiva.

sotto il loro segno. Il 2022 sarà l’anno della Tigre, terzo segno dello zodiaco cinese. La Tigre simboleggia il coraggio, la passione e la sicurezza di sé. Come per ogni segno zodiacale, anche quello della Tigre viene associato ai 5 elementi fondamentali, per cui avremo la Tigre di Legno, di Fuoco, di Terra, d’Oro (Metallo) e d’Acqua. In questo modo un anno della Tigre d’Acqua si avrà ogni 60 anni (12 segni x 5 elementi). Gli elementi collegano l’anno di nascita al segno dello zodiaco e influenzano le caratteristiche di una persona. La Tigre d’Acqua, come quella del 2022, è sensibile, aperta a nuove esperienze e obiettiva.

giovedì 15 aprile 2021

IL POSTO DELLE FRAGOLE - IL CAPOLAVORO DI INGMAR BERGMAN

 



https://www.youtube.com/watch?v=Rq8Yw7nwP7  E


Questo film é il capolavoro di Ingmar Bergman. La solitudine e la tristezza della vecchiaia sono attenuati dall'irrompere dei giovani Si intrecciano vicende private e semplici conoscenze.


Il posto delle fragole: il film che ha reso famoso il regista svedese Ingmar Bergman all’interno del panorama cinematografico internazionale. La pellicola, di genere drammatico-sentimentale, esce nel 1957 e da subito risulta apprezzatissimo dalla critica. Infatti, vince l’Orso d’Oro al Festival di Berlino e proprio il Premio della Settimana della Critica a Venezia.

Si aggiudica, poi, il Nastro d’Argento per la miglior regia di un film straniero. Inoltre, viene nominato agli Oscar per il miglior soggetto originale e per numerosi altri premi europei e extraeuropei.


Isak Borg (Victor Sjöström), ormai anziano professore di medicina, deve mettersi in viaggio da Stoccolma verso l’Università di Lud. Qui, infatti, gli verrà consegnato un premio per aver raggiunto il cinquantesimo anno di carriera come docente di batteriologia.

Un incubo, la notte prima della partenza, lo costringe a rivedere la sua decisione di spostarsi in aereo. Per di più, decide di non partire solo: andrà insieme a sua nuora, Marianne (Ingrid Thulin), e in automobile. Questa, per l’uomo, si rivela essere l’occasione per riflettere attentamente sulla propria vita.

Infatti, Marianne lo rimprovera di essere troppo avaro verso suo marito, Evald, il figlio del professore. Inoltre, una deviazione inaspettata del loro percorso li porta a sostare presso la casa dove Isak è cresciuto, insieme ai nove fratelli. E’ qui che i ricordi iniziano a prendere il sopravvento. La nostalgia raggiunge il suo culmine quando rivede la cugina Sara, intenta a raccogliere le fragole per lo zio Aron, di cui ricorre l’onomastico. Un tempo, infatti, il professore era profondamente innamorato di lei.

Dopo varie peripezie, inoltre, Borg decide di andare a trovare sua madre, un’anziana ormai ultranovantenne. La donna, mostrando al figlio e a Marianne vecchi cimeli di una vita passata, si lamenta della solitudine, nonostante i figli gli abbiamo dato numerosi nipoti.

Quando riprendono il viaggio, mentre la nuora guida, l’uomo è colto da un nuovo incubo. Al risveglio, dirà alla donna “sono morto pur essendo vivo”.

Nonostante tutto, i due arrivano a destinazione. Il professore viene premiato e, coricatosi, ricorda i momenti felici di quando era bambino.


Il posto delle fragole è il miglior film di Bergman a questa altezza cronologica, sia dal punto di vista formale che tematico. Si tratta di una pellicola intensa, emotivamente coinvolgente, nella quale è facile immedesimarsi.

Vi troviamo uno dei topoi tipici del regista,vale a dire quello della nostalgia per la giovinezza, qui, però, sviluppato in modo diverso rispetto agli altri suoi lavori. Infatti, in questo film sembra quasi darci l’illusoria speranza che sia effettivamente possibile tornare indietro e cambiare le cose.

Il protagonista, dunque, alla fine del suo viaggio si scopre profondamente cambiato. Ha compreso l’importanza degli affetti e decide di togliersi di dosso la maschera d’indifferenza che tanto lo rendeva infelice. Appena prima di giungere al termine della propria esistenza.

Una pietra miliare del cinema, citatissimo e imitatissimo. Ma mai eguagliato. Da vedere, assolutamente.

 




















Il sogno angoscioso



Ricordi di infanzia: le gemelle











La raccolta delle fragole





Viaggio con Marianne




Danno un passaggio a tre ragazzi








Colazione 




Sogna di dovere fare un esame








mercoledì 14 aprile 2021

IVAN IL TERRIBILE

 

Ivan the Terrible (1945) movie - YouTube


https://www.youtube.com/watch?v=i5EWgWEcox M


UNO DEI FILM CHE HANNO FATTO LA STORIA DEL CINEMA.


Durante la guerra, per fare appello al  patriottismo russo, Stalin esalta i grandi antenati che hanno fatto potente laRussia.



In 1547, Ivan IV (1530-1584), archduke of Moscow, crowns himself Tsar of Russia and sets about reclaiming lost Russian territory. In scenes of his coronation, his wedding to Anastasia, his campaign against the Tartars in Kazan, his illness when all think he will die, recovery, campaigns in the Baltic and Crimea, self-imposed exile in Alexandrov, and the petition of Muscovites that he return, his enemies among the boyars threaten his success. Chief among them are his aunt, who wants to advance the fortunes of her son, a simpleton, and Kurbsky, a warrior prince who wants both power and the hand of Anastasia. Ivan deftly plays to the people to consolidate his power.



Directed by Sergei M. Eisenstein Writing Credits: Sergei M. Eisenstein Produced by Sergei M. Eisenstein Music by Sergei Prokofiev Cinematography by Andrei Moskvin, Eduard Tisse Film Editing by Sergei M. Eisenstein Cast: Nikolay Cherkasov as Czar Ivan IV Lyudmila Tselikovskaya as Czarina Anastasia Romanovna Serafima Birman as Boyarina Efrosinia Staritskaya Mikhail Nazvanov as Prince Andrei Kurbsky Mikhail Zharov as Czar's Guard Malyuta Skuratov Amvrosi Buchma as Czar's Guard Aleksei Basmanov Mikhail Kuznetsov as Fyodor Basmanov Pavel Kadochnikov as Vladimir Andreyevich Staritsky Andrei Abrikosov as Boyar Fyodor Kolychev Aleksandr Mgebrov as Novgorod's Archbishop Pimen Maksim Mikhaylov as Archdeacon Vladimir Balashov as Piotr Volynetz Vsevolod Pudovkin as Nikola, Simpleton Beggar Semyon Timoshenko as Kaspar von Oldenbock, Livonian ambassador Aleksandr Rumnyov as The Stranger Pavel Massalsky as Sigismond - King of Poland Valentina Kuznetsova as Smiling Woman in the Church Sergei Stolyarov Additional information: Ivan the Terrible (Russian: Иван Грозный, Ivan Grozniy) is a two-part historical epic film about Ivan IV of Russia commissioned by Soviet Premier Joseph Stalin, who admired and identified himself with Ivan, to be written and directed by the filmmaker Sergei Eisenstein. Part I was released in 1944; however, Part II was not released until 1958, as it was banned on the order of Stalin, who became incensed over the depiction of Ivan therein. Eisenstein had developed the scenario to require a third part to finish the story but, with the banning of Part II, filming of Part III was stopped; after Eisenstein's death in 1948, what had been completed was destroyed.



















Il principe kurbski














INCORONAZIONE













IVAN




























LA ZARINA

















ESTREMA UNZIONE







LO ZAR ABBANDONA MOSCA











IL PRINCIPE KURBSKI









IL PATRIARCA
















IERFROSINIA E IL FIGLIO











BASMANOV E FIGLIO















PERSONAGGI DELLA LIVONIA









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