domenica 17 settembre 2017

DUNKIRK - UNA GLORIOSA RITIRATA



La battaglia di Dunquerque si svolse tra il 26 maggio e il 3 giugno 1940 nella prima fase della grande offensiva in occidente, sferrata dalla Wehrmacht a partire dal 10 maggio. La travolgente avanzata delle Panzer-Divisionen del gruppo di armate A del generale Gerd von Rundstedt,  attraverso le Ardenne e oltre la Mosa, tagliò fuori in Belgio e nel nord della Francia l'intero Corpo di Spedizione Britannico e le migliori armate francesi. I comandi alleati, dopo il fallimento dei tentativi di contrattacco,  furono costretti a ordinare un ripiegamento verso le coste della Manica.

Nel maggio 1940 quindi, 400.000 soldati inglesi si ritrovarono intrappolati sulla spiaggia di Dunkirk (Dunquerque), circondati dall'esercito tedesco. Colpiti dalla terra, dal cielo e dal mare, i britannici organizzarono una gigantesca azione di evacuazione. Tale piano coinvolgeva anche le imbarcazioni civili, requisite per rimpatriare il contingente e continuare la guerra contro il Terzo Reich. L'impegno profuso dalle navi militari e dalle "little ship" assicurò una "vittoria dentro la disfatta". Vittoria capitale per l'avvenire e premessa per la liberazione del continente.



Il film è strutturato lungo tre linee narrative, ognuna ambientata in un determinato arco temporale:

  • una settimana sulla spiaggia, dove le truppe attendono di essere evacuate;

  • un giorno in mare, dove Mr. Dawson recupera i combattenti naufraghi;

  • un'ora in cielo, dove il pilota Farrier abbatte i bombardieri tedeschi.

Sono tre punti di vista, che il regista Nolan fa convergere in un solo e medesimo presente.



IL MOLO

Tommy è un soldato della British Army che si ritrova nelle vie di Dunquerque sotto il fuoco tedesco. E' l'unico del suo reparto a salvarsi e a raggiungere il perimetro difensivo che le truppe francesi hanno predisposto intorno alla spiaggia. Con un altro soldato, portano in barella un soldato ferito alla nave ospedale. Solo che, imbarcato il ferito, loro vengono fatti scendere. Decidono quindi di nascondersi sotto il molo per imbarcarsi con la prossima nave. Riescono ad imbarcarsi, insieme ad Alex, un altro soldato, ma la nave viene affondata da un U-Boot. I tre riescono a salvarsi e, insieme ad un gruppo di soldati scozzesi, si nascondono in una barca arenata, con la speranza che, con l'alta marea, la barca possa salpare. Solo che viene presa di mira dai tedeschi e si riempie d'acqua. Tommy e Alex riescono a salie sul dragamine e anche questo viene affondato. Riusciranno a tornare in Inghilterra con la imbarcazione di Mr. Dawson. Qui saranno festeggiati dalla popolazione.  


Il generale Bolton e il colonnello Winnant, commentando il rifiuto di Churchill di arrendersi, avevano detto che questi sperava di riportare in patria 30 mila soldati; invece ne sono stati salvati 300 mila. Mentreil colonnello Winnant torna in patria, il generale Bolton rima per coordinare il salvataggio dei francesi.


IL CIELO


A bordo di tre Spitfire, i piloti Collins e Farrier e il loro caposquadra Sono in volo verso Dunquerque per proteggere le truppe in attesa di evacuazione. L'aereo del caposquadra viene colpito da un aereo tedesco e precipita. Farrier assume il comando e la missione continua. I due riescono ad abbattere un aereo tedesco, ma l'aero di Collins viene danneggiato e questi è costretto ad un ammaraggio di fortuna. Farrier continua a volare da solo e presta soccorso alla nave dragamine sotto attacco, colpendo un aereo tedesco. Purtroppo, l'indicatore del livello di carburante del suo aereo è guasto e non si accorge di stare  consumando tutto il carburante e di entrare in riserva. Arrivato a Dunquerque, riesce a colpire un aereo tedesco che stava bombardando i soldati in attesa. Alla fine, restato a secco di carburante, atterra in una spiaggia deserta, dà fuoco al suo aereo e viene preso prigioniero dai tedeschi.



IL MARE

Lungo le coste meridionali della Gran Bretagna, la Royal Navy requisisce imbarcazioni di ogni tipo per utilizzarle nella evacuazione. Mr Dawson non vuole lasciare la sua barca in altre mani e decide di pilotarla personalmente con l'aiuto del figlio Peter; a loro si unisce George, un amico di quest'ultimo. I tre scorgono un soldato sotto shock, seduto sulla chiglia capovolta di una nave. E' l'unico sopravvissuto di un attacco di uno U-Boot e decidono di prenderlo a bordo. Quando il soldato scopre che la imbarcazione si sta dirigendo verso Dunquerque, tenta di strappare il timone dalle mani di Dawson. George, intervenuto, viene colpito violentemente nella colluttazione e cade battendo la testa. Nonostante le sue gravi ferite, Dawson decide di non tornare indietro. Durante la navigazione viene avvistato un Supermarine Spitfire precipitato e Dawson decide di avvicinarsi, sperando che il pilota sia sopravvissuto. Viene così salvato in extremis Collins, il pilota del caccia britannico. L'imbarcazione si imbatte poi in una nave dragamine, che è stata attaccata da alcuni aerei tedeschi. Si avvicina e trae a bordo quanti più soldati possibile, sporchi perché la nave dragamine sta perdendo olio.   Fortunatamente l'imbarcazione riesce a raggiungere le coste inglesi. Tornati nel Dorset, Mr. Dawson e suo figlio vengono ringraziati per il loro eroico comportamento. 





























IL MOLO




IL COMANDANTE BOLTON




(Kenneth Branagh)


IN ATTESA















 Tommy (Fionn Whitehead)






IL CIELO

FARRIER




(Tom Hardy)





IL MARE


MR. DAWSON E LA SUA IMBARCAZIONE









(Mark Rylance)




Il figlio Peter




Il soldato sotto shock (Cillian Murphy)








UN POCO DI STORIA



Ormai i tedeschi stavano stringendo la morsa intorno ai porti sulla Manica, per cui l'obiettivo primario era difendere Dunkerque. Grazie alla decodifica del cifrario Enigma usato dalla aeronautica militare tedesca in Francia e a documenti tedeschi presi sul campo, il 24 maggio 1942 gli  inglesi vennero a conoscenza del piano tedesco per isolare le forze britanniche dal mare.  Come contromossa immediata, Churchill ordinò la sera stessa una avanzata a nord verso i porti e le spiagge.

Bisognava, se possibile, liberare l'esercito e riportarlo in patria. La marina doveva approntare tutti i mezzi possibili per imbarcarlo, non solo nei porti, ma anche sulle spiagge. La sera stessa fu impartito l'ordine di evacuare via mare tutti i soldati che potevano essere caricati dai moli, dalle banchine e dalle spiagge di Dunkerque. Per evitare che i tedeschi piombassero sulla città da ovest, fu dato ordine ai soldati inglesi di Calais di resistere: non sarebbero stati evacuati.

Il 27 maggio, sul fianco orientale del perimetro di Dunkerque, un battaglione belga che difendeva un settore cruciale, era stato annientato da una ondata di 60 bombardieri nemici. La sera stessa il re del Belgio chiese un armistizio a partire da mezzanotte. Ciò aveva aggravato sensibilmente il pericolo per le truppe a Dunkerque, la cui situazione si era fatta estremamente seria. A mezzanotte del 28 maggio, altri 25 mila soldati erano stati evacuati dalle spiagge di Dunkerque. Il giorno seguente furono portati in salvo 2000 soldati all'ora. Una vasta flotta di imbarcazioni grandi e piccole, provenienti da località di villeggiatura sulla costa, fece la spola tra le due rive della Manica per mettere in salvo i soldati. Molte imbarcazioni furono affondate dagli incessanti attacchi aerei tedeschi, che causarono la morte di centinaia di soldati e soccorritori.

Il 30 maggio Churchill ordinò di mettere il naviglio a disposizione anche dei soldati francesi della testa di ponte di Dunkerque. Ciò avrebbe ridotto il numero di militari inglesi imbarcati, ma era necessaria per il bene comune. Alle prime luci dell'alba del 3 giugno si concluse la evacuazione. Erano stati tratti in salvo 224.318 soldati inglesi e 111.172 francesi. I tedeschi però si impadronirono di una grande quantità di materiale bellico. Inoltre, 30 delle 222 navi impegnate nella operazione furono affondate; tra di esse 6 cacciatorpediniere.

Liberamente tratto da "Churchill" di Martin Gilbert.




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