lunedì 12 dicembre 2011

CARNAGE - UN FILM DI ROMAN POLANSKI






Il film è tratto dall'opera teatrale "God of Carnage" di Yasmina Reza, che ha ricevuto critiche favorevoli in tutto il mondo. I 90 minuti del film si svolgono in un appartamento, prevalentemente in salotto, dove due coppie si incontrano per discutere del litigio dei loro figli.

Facile pensare ad un film di impianto teatrale e magari immaginarsi un'ora e mezzo di noia mortale. Niente di tutto questo, se il regista è Roman Polanski, rimessosi al lavoro dopo i noti guai giudiziari

Una delle coppie, quella che viene in visita, è formata da un avvocato di successo, Alan Cowen,  e da una consulente finanziaria, Nancy Cowen, ed ha l'aria di essere ricca assai ed altrettanto strafottente. Il loro figlio ha colpito con un bastone il figlio dell'altra coppia facendogli saltare due denti.

Questa seconda coppia è formata da un rappresentante di articoli casalinghi e da Penelope Longstreet, una "scrittrice", appassionata di arte ed impegnata nella difesa dei diritti umani, in particolare in Darfur; vorrebbe essere chiamata per nome dagli ospiti per stabilire rapporti più cordiali.

L'incontro inizia in modo formale, con un certo imbarazzo, con i convenevoli di rito e l'offerta di una fetta di torta agli ospiti. Lo scopo è arrivare ad una composizione amichevole dell'incidente e riconciliare i due ragazzi.

Subito emerge come ogni coppia, in realtà, tenda a mettere in evidenza i difetti dell'educazione, impartita dagli altri al loro figlio ed a giustificare il comportamento del proprio, anche se è l'aggressore.

Al di sotto delle maniere formali si intuisce ipocrisia e durezza. Il film acquista via via un ritmo più vivace e diventa sempre più spassoso, con il verificarsi di tutta una serie di imprevisti.

Il padrone di casa ha lasciato libero in strada il criceto che tenevano in una gabbietta e viene accusato di essere un assassino che ha condannato alla fame la povera bestiola.L'avvocato viene continuamente chiamato al cellulare dai dirigenti di una casa farmaceutica, alle prese con i gravi effetti collaterali, causati da un loro farmaco.

La moglie consulente finanziaria, Nancy Cowen, a cui è rimasta sullo stomaco la torta, comincia a vomitare in salotto, imbrattando i pantaloni del marito, ma soprattutto i preziosi libri d'arte della padrona di casa.

A questo punto comincia a manifestarsi sempre più violenta l'insofferenza reciproca non solo tra le coppie, ma anche all'interno delle coppie. L'avvocato, che è stato in Africa ed ha visto la violenza brutale in Congo, comincia a deridere la causa del Darfur ed i "diritti umani", che tanto appassionano Penelope. Sorprendentemente anche il marito di questa manifesta il suo disaccordo con tutti i principi ideali della moglie.

Il culmine della vicenda si ha quando il padrone di casa tira fuori una bottiglia di scotch di qualità e tutti bevono senza freno fino a essere sbronzi. Qui la scena si faddirittura esilarante.

Il film finisce con la scena dei due ragazzini che parlano tra di loro e l'immagine del criceto che corre felice nei prati: tanto trambusto per nulla!

Christoph Waltz è l'avvocato e Kate Winslet la moglie, mentre l'altra coppia è formata da John Reilly e Jodie Foster.
Sono tutti formidabili!

Quanto a Roman Polanski, fa piacere constatare che i guai giudiziari non hanno neppure scalfito la sua maestria di regista.


Nancy Cowen


Alan Cowen


Penelope Longstreet


Michael Longstreet

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