venerdì 5 febbraio 2016

LA GRANDE SCOMMESSA (THE BIG SHORT) - LA GRANDE FRODE DELLE BANCHE


La pellicola affronta temi di difficile comprensione per chi ha poca dimestichezza con la finanza. Per cercare di semplificare il tema, si serve di alcuni efficaci espedienti. 

Michael Burry è l'eccentrico manager di un hedge fund. Non è permesso a tutti di stare in ufficio in t-shirt e bermuda e di suonare la batteria per rilassarsi. Ma il suo fondo ha ottenuto buoni risultati e ciò gli garantisce molta libertà e notevoli poteri nel decidere le scelte di investimento.Il suo fondo va in cerca di occasioni di investimento (e di guadagno) che possano nascere da imperfezioni del mercato e da eventi particolari. Nel 2005 Burry crede di vedere una  instabilità del settore immobiliare. Naturalmente si trova di fronte alla incredulità generale, a cominciare dal suo capo. Il mercato immobiliare americano appariva allora più stabile e florido che mai. Chiunque chiedesse un mutuo, preferibilmente a tasso variabile, era quasi certo di ottenerlo. Per verificare la sua intuizione, fa stilare da un suo collaboratore l'elenco dei debiti individuali che compongono alcuni ABS. Gli balzano agli occhi molte situazioni anomale che confermano i suoi dubbi: mutui con pagamenti in ritardo o addirittura già trasformatisi in sofferenze. Prevede che nel 2007 il mercato crollerà. Quando Michael Burry si presenta in diverse banche per scommettere sostanzialmente contro l'andamento del mercato, nessuno gli nega la possibilità di farlo, e anzi gli ridono alle spalle. Sembrava impossibile che quello stravagante giovanotto pretendesse di saperne più di Alan Greenspan. La sua sfrontatezza lo induce a chiedere addirittura ai funzionari di Goldman Sachs garanzie sulla solvibilità della banca (la prima che gli vende CDS) nel caso che la sua scommessa si riveli azzeccata. Le risate sono ovvie. Ma  Michael Burry aveva visto quello che il mondo non vedeva ancora: una pericolosa e crescente instabilità del sistema, peggiorata dalla vendita smodata di pacchetti azionari pressoché nulli, etichettati in maniera fraudolenta.


Il trader Jared Vennett,  impiegato di Deutsche Bank  viene a conoscenza delle manovre di Burry da una delle banche che gli hanno venduto i CDS,  e si convince che le sue previsioni sono giuste. Decide pertanto di   scommettere anche lui contro il mercato immobiliare tramite CDS. Una telefonata passata erroneamente mette sull'avviso anche Mark Baum, manager di un hedge fund di Goldman Sachs.I due scoprono che l'incombente collasso del mercato è ulteriormente accentuato dalla vendita di CDO, portafogli di prestiti a rischio, impacchettati insieme ed etichettati con il rating AAA, grazie alla complicità delle agenzie di rating. 

Naturalmente Baum cerca di capire e fa delle indagini. Incontra così due euforici venditori che dichiarano di ricevere laute provvigioni per i contratti di mutuo che stipulano, soprattutto se a tasso variabile. Ottime clienti sono le spogliarelliste che "sono piene di contanti".Le banche non si preoccupano della solvibilità del mutuatario, perché, in presenza di prezzi in continua ascesa, in caso di insolvenza, possono recuperare l'immobile e rivenderlo a prezzo più alto. Baum parla con le spogliarelliste. Una spogliarellista dichiara addirittura  di possedere cinque appartamenti, comprati con un mutuo. La agenzia di rating Standard&Poor's, interpellata, ribadisce la affidabilità delle sue valutazioni sui mutui subprime: salvo poi ammettere di non potere fare diversamente,  altrimenti i clienti che pagano l'agenzia, andrebbero dal concorrente Moody's. 

All'American Securitization Forum di Las Vegas, Baum intervista un businessman che gli spiega come ha creato CDO sintetici, realizzando una catena di scommesse sempre più grandi. Quando le bistecche non sono più fresche, possono essere riciclate per fare il polpettone, poi si può fare una minestra. Così i CDO inaffidabili vengono impacchettati in altri CDO e questi ancora in altri CDO, creando titoli non trasparenti, che nascondono i sottostanti crediti a rischio. A questo forum si respira aria di follia: le provvigioni hanno ottenebrato la mente dei protagonisti del mondo finanziario. Inutilmente Baum in un dibattito afferma che la frode non può durare. Il suo avversario proclama la sua fede incrollabile nei CDO.  


Ci sono altri due avidi investitori Charlie Geller e Jamie Shipley nel 2005 scoprono casualmente un volantino di Vennet e, rendendosi conto che ha ragione, decidono di acquistare CDS. Poiché sono al di sotto dei requisiti di capitale richiesti per ottenere l'ISDA, necessario per potere accedere al mercato, chiedono aiuto a Ben Rickert, un trader in pensione. Anche loro vogliono capire e vanno a visitare un quartiere residenziale. Scoprono case vuote ed una grande quantità di cartelli "Vendesi". Rischiano addirittura di essere aggrediti da un coccodrillo che è ospitato nella piscina.


Però, anche se la crisi del mercato immobiliare è ormai evidente, ci sono troppi interessi in gioco ed i titoli CDO mantengono assurdamente la loro quotazione, anche se gli asset sottostanti sono ormai ridotti a spazzatura. La situazione è paradossale: è come se si scoprisse che la carne del supermercato è scaduta, ma le salsicce prodotte con questa venissero giudicate buonissime dall'ispettore delle Asl.  Qua sono le agenzie di rating ad attribuire la tripla A ai prodotti costruiti cartolarizzando mutui, ormai andati in sofferenza.
 Burry viene messo alle strette dal suo capo, perché gli investitori del fondo rivogliono i loro soldi. Inoltre i CDS sono una assicurazione che comporta il pagamento di un premio.  Avvalendosi dei suoi notevoli poteri, Burry decide di sospendere i rimborsi. Si giustifica dicendo che ci sono delle irregolarità nel mercato finanziario. Comunque ormai la situazione è insostenibile e la bolla scoppia. 


I due avidi ragazzi si rivolgono a Ben Rickert per vendere in fretta i loro Cds, perché essendo questi emessi da Bear Stearns, una banca in difficoltà, c'è il rischio che questa non abbia soldi sufficienti per il rimborso. Rickert vende i Cds ad altri intermediari di altre banche.
 
Mark Baum avrebbe voluto che le banche fallissero a causa dei propri errori, ma capisce che l'intervento del governo avrebbe salvato gli istituti. Diventa quindi urgente vendere i Cds, il cui valore a quel punto rischia di scendere. 

La crisi provocata dai mutui subprime scoppiò nel 2007. Lehman Brothers fallì, gettando nel panico il mercato finanziario. In compenso, l'hedge fund  di Burry ottenne un rendimento del 489%. Jared Vennett, ottenne un lauto bonus. i due avidi giovanotti realizzarono un ottimo affare.


La crisi provocò la distruzione negli Stati Uniti di 8 milioni di posti di lavoro e la perdita della casa per 6 milioni di famiglie.















MICHAEL BURRY





Con la moglie

















In ufficio

JARED VENNETT

Ryan Gossling è un trader di Deutsche Bank. Vende prodotti finanziari ad altri investitori. Se le banche fossero dei supermercati, sarebbe quello che sta al banco gastronomia.


 

Jared Vennett spiega all'allibito Mark Baum e ai suoi partner la truffa dei CDO


MARK BAUM ED I SUOI PARTNER




















STANDARD & POOR'S






CHARLIE GELLER E JAMIE SHIPLEY







Jamie Shipley
















UNA GIGANTESCA FRODE



Selena Gomez








Spiegazioni molto convincenti sui CDO da parte di Margot Robbie. Chi non le crederebbe?











Si vantano di vendere prestiti a rischio alle spogliarelliste "che sono piene di contanti".  Ai due venditori di mutui non interessava che venissero veramente rimborsati. Le banche davano loro provvigioni tanto più alte, quanto più prestiti avessero concesso. E più alti fossero stati i rischi, tanto maggiori sarebbero stati i loro guadagni.






BURRY SOTTO PRESSIONE















I capi di Burry dichiarano di non avere più fiducia in lui


I CDS funzionano più o meno come una normale assicurazione contro un evento negativo (un furto, un incendio, un danno a un'auto): si paga una somma ogni anno e, se l'evento negativo si verifica, si incassa una somma molto più alta di quanto versato. Il crollo del mercato immobiliare non si verifica per un tempo più lungo del previsto. Il fondo gestito da Christian Bale si trova a pagare i premi annuali, senza incassare nulla. 




AMERICAN SECURITIZATION FORUM
























UNA SCOMMESSA VINTA











L'APOCALISSE













Michael Burry è magistralmente interpretato da Christian Bale. Steve Carrell è Mark Baum.Ryan Gosling interpreta Jared Vennett. Brad Pitt  è Ben Hocket.

Le supersexy Selena Gomez e Margot Robbie interpretano se stesse, intente a spiegare cosa sono i CDS.

La regia è di Adam McKay.

Charles Randolph ed Adam Mc Kay hanno vinto l'Oscar per la migliore sceneggiatura non originale.

Il film poggia su una architettura narrativa solidissima, ispirata dal libro di Michael Lewis che sta alla base del copione.  La pellicola affronta temi di difficile comprensione per chi ha poca dimestichezza con la finanza. Per cercare di semplificare il tema,   McKay si serve di alcuni efficaci espedienti, seguendo le regole del suo cinema di commedia. Quando le cose si fanno troppo complesse da capire per il pubblico, chiama una star come Margot Robbie a spiegarci come stanno le cose,  mentre sta dentro la vasca da bagno.   La supersexy Selena Gomez, interpretando se stessa, spiega al Forum di Las Vega cosa sono i CDO. Lo stesso fa  il cuoco Anthony Bourdain mentre cucina.


UN POCO DI INFORMAZIONI FINANZIARIE



Asset backed securities (o ABS)

Le  sono strumenti finanziari, emessi a fronte di operazioni di cartolarizzazione, del tutto simili alle normali obbligazioni; come queste, infatti, pagano al detentore una serie di cedole a scadenze prefissate per un ammontare determinato sulla base di tassi di interesse fissi o variabili.
Con la cartolarizzazione un’azienda che ha in portafoglio crediti di natura pecuniaria cede gli stessi ad un’altra società appositamente costituita (la società veicolo o SPV). Il veicolo, a sua volta, emetterà delle obbligazioni con lo scopo di collocarle presso gli investitori finali al fine di ripagare l’acquisto dei crediti stessi. I crediti ceduti, infine, sono costituiti a garanzia del pagamento delle obbligazioni emesse.
In sintesi il procedimento di creazione di un ABS è l’atto con cui una società scorpora dal suo bilancio una serie di crediti, li “impacchetta” adeguatamente e li cede sul mercato, insieme ai flussi finanziari che essi generano, per il tramite della SPV con l’obiettivo di generare liquidità.
La particolarità che distingue le ABS dai comuni bond risiede nella stretta correlazione esistente tra pagamento cedole/rimborso delle obbligazioni a scadenza con le somme incassate dai crediti ceduti (sia interessi, sia rimborso del credito a scadenza).

I crediti, infatti, costituiscono patrimonio separato in capo alla SPV, società che deve avere come oggetto esclusivo la realizzazione di una o più operazioni di cartolarizzazione. Le somme successivamente incassate, a fronte degli stessi, sono destinate in via esclusiva al pagamento dei diritti incorporati nelle obbligazioni e al pagamento dei costi dell’operazione di cartolarizzazione.




(CDS) CREDIT DEFAULT SWAP

E’ un contratto swap, appartenente alla categoria dei derivati sul rischio di credito, che offre la possibilità di coprirsi dall'eventuale insolvenza di un debitore contro il pagamento di un premio periodico.

Il credit default swap (CDS) è un contratto con il quale il detentore di un credito  si impegna a pagare una somma fissa periodica, in genere espressa in basis point rispetto a un capitale nozionale, a favore della controparte, di converso, si assume il rischio di credito gravante su quella attività nel caso in cui si verifichi un evento di default futuro ed incerto. La somma periodica che il creditore paga è in genere commisurata al rischio e alla probabilità di insolvenza del soggetto terzo debitore.
L'aspetto fondamentale del CDS consiste nel fatto che le due controparti

 possono anche non avere alcun rapporto di credito con il terzo soggetto, in quanto il contratto prescinde dalla presenza di quest'ultimo; il sottostante è unicamente il merito creditizio e non il vero e proprio credito.



Si supponga che un investitore abbia in portafoglio dieci pacchetti di obbligazioni di dieci diversi emittenti, tutti con rating BBB e che ogni obbligazioni produca un flusso di incassi pari a 100.000 € ogni anno.
Data la probabilità di insolvenza degli emittenti BBB, l'investitore che vorrebbe coprirsi dal rischio di default potrebbe entrare in un Credit Default Swap pagando una somma fissa ogni anno (assimilabile ad un premio assicurativo) per essere certo che, nel caso in cui uno o più emittenti risultino inadempienti, la controparte del CDS effettui un versamento pari all'importo non incassato.


                                         CDO (Collateralized Debt Obligation)


Obbligazioni di Debito Collateralizzate (CDO) sono obbligazioni che hanno come garanzia un debito.

Sono costituite da decine o centinaia di ABS, obbligazioni a loro volta garantite da un alto numero di debiti individuali. Si tratta di obbligazioni il cui rimborso si basa sugli asset (beni reali) dati in garanzia del puntuale pagamento.


Gli strumenti che appartengono alla categoria delle CDO (Colleratelized Debt Obligation) sono strumenti di debito emessi a valere su un portafoglio di attività eterogenee tra di loro: obbligazioni, strumenti di debito, titoli in generale. Le CDO possono a loro volta essere classificati in diversi gruppi di attività che differiscono in base alla tipologia di titoli presenti nel pool sottostante. Si hanno così le CBO (Collateralized Bond Obligation) , con sottostante un portafoglio obbligazionario oppure  CMO(Collateralized Mortgage Obligation) , con sottostante un pool di prestiti/mutui.  


Gli strumenti inclusi nel portafoglio differiscono per il grado di rischio e per la qualità dell'emittente; naturalmente, quanto più il portafoglio sottostante è composto da strumenti a basso merito creditizio, tanto più elevato è il tasso di interesse associato alle CDO. Nonostante il tasso di interesse possa avere un rating anche piuttosto basso (junk bonds), le CDO possiedono in genere un rating di "investment grade", ossia un rating migliore; ciò è possibile perché l'elevato numero di strumenti presenti nel pool consente di ottenere un buon grado di diversificazione e quindi una diminuzione del rischio. 

L'emissione delle CDO avviene di solito a seguito di una operazione di cartolarizzazione che prevede la cessione di un pool di titoli/strumenti da un intermediario (detto "sponsor")ad una società appositamente costituita (detta "Special Purpose Vehicle - SPV"); quest'ultima, a fronte dell'acquisto del pool, si finanzia appunto emettendo CDO. 


Normalmente la SPV emette diverse tranche di CDO, caratterizzate da una diversa priorità nei rimborsi:


  • la "senior tranche" è quella che viene rimborsata (capitale ed interessi) per prima;



  • la junior tranche (detta anche mezzanine) viene rimborsata con una priorità secondaria;



  • la "subordinated tranche" (detta anche equity tranche) viene rimborsata per ultima.


Le CDO possono essere strutturate in molte modalità tra loro differenti. Una prima distinzione riguarda le CDO, il cui sottostante è gestito in maniera statica o dinamica. Nel primo caso i ititoli sottostanti (denominati collateral) permangono all'interno del pool per tutto il periodo di vita della CDO e gli investitori fronteggiano unicamente un rischio di credito. Nel caso di portafoglio dinamico, viene nominato un vero e proprio gestore che gestisce in maniera dinamica i titoli presenti nel pool (di conseguenza gli investitori sopportano anche il rischio collegato alla gestione).


SPECIAL PURPOSE VEHICLE


E' la società specializzata che, in una operazione di cartolarizzazione, si rende cessionaria di gruppi di titoli omogenei che deve destinare in via esclusiva ai titoli che essa stessa emette per finanziare l'operazione, negoziandoli sul mercato. L'immobile e le rate pagate dal mutuatario permettono  di pagare le cedole degli Abs ed il rimborso del capitale. 

 


Le banche prestavano soldi anche a chi non aveva i requisiti per un mutuo

  • Il valore delle case era in crescita continua.  Se i mutuatari non avessero avuto i soldi per pagare le rate, la baca si sarebbe presa la casa e l'avrebbe rivenduta ad un prezzo più alto, garantendosi comunque dei profitti.  

  • La banca rivendeva il mutuo ad un altro soggetto, cioè lo Special Purpose Vehicle, che era al di fuori del bilancio della banca.  
 
  • A causa dei bassi tassi di interesse, decisi dalla Federal Reserve, gli istituti potevano prendere a prestito prestare a tassi di interesse bassi e quindi prestare più facilmente a imprese e famiglie.
 
 
 
 
 
 
 
Si può vedere il trailer:
 
 
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