giovedì 21 febbraio 2013

ANNA KARENINA

L'abbiamo letto ai tempi dell'università il romanzo-fiume di Leone Tolstoi.




Poi abbiamo visto varie trasposizioni cinematografiche ed ogni volta che ne appare una nuova versione ci chiediamo quali nuove scoperte porta, quali nuove ambientazioni, quali attori si sforzeranno di fare rivivere gli immortali personaggi. Questa volta ci viene proposta una suggestiva messa in scena di impianto teatrale che utilizza i cambi di scena per rendere i cambi dei luoghi dell'azione. La vicenda si svolge tra Mosca e San Pietroburgo nel 1874; la reinvenzione teatrale la trasforma in una vicenda senza tempo, storia esemplare della passione amorosa. Anna è quasi un archetipo della donna innamorata.

A volte un poco artificiosa, questa realizzazione evita gli eccessi naturalistici, pure rimanendo fedele alla trama originale. Soprattutto, esprime in modo potente l'amore fatale di Anna e Vronski. Prima, c'era stato solo un incontro occasionale in treno ed un incrociarsi di sguardi, ma nel valzer la passione esplode. Il contatto delle braccia nel ballo, gli sguardi, le forti mani di Vronski che premono sui fianchi di Anna per sollevarla, il volteggiare sfrenato al ritmo della musica compongono un vertiginoso crescendo che accompagna l'esaltazione dei due ballerini. Il tutto avviene sotto gli sguardi incuriositi dell'alta società. Ha ben ragione Karenin a mettere in guardia la moglie, invitandola ad evitare comportamenti, anche involontari, che possono dare scandalo. E' successo tutto in modo non voluto, almeno da parte di Anna: però lei sente il desiderio di Vronski e ne è soggiogata. Poi lei dirà: "Ridatemi la mia pace!" e lui risponderà che non ci potrà essere pace per loro: o una forte sofferenza o una grandissima felicità.

Anna e Vronski diventano amanti, ma la relazione resta segreta. Lo scandalo scoppia, quando Anna, sconvolta dalla caduta da cavallo di Vronski, getta un grido, che tradisce una intimità inconfessabile ("Alexej!").


Anna viene messa al bando della società, perchè ha violato non solo le leggi, ma anche le "regole". Non può vedere i figli, perchè per Karenin è una "depravata". Inoltre, il marito non le concede il divorzio, impedendole quindi di sposare Vronski. Anna è vittima della gelosia: teme che Vronski ceda alle pressioni di sua madre, perchè sposi una ricca ereditiera.
Disperata, Anna è vittima dell'ansia e alla depressione. Arriva così a compiere un gesto disperato e si getta sotto il treno.  Il treno è un motivo ricorrente del film, come per indicare il destino. 


Keira Knightley presta il suo viso appassionato e lunare ad Anna, con una identificazione quasi fisica. Jude Law emana severità ed autorevolezza. Aaron Taylor Johnson è l'affascinante e fatuo Vronski.

Il film di Joe Wright, sceneggiato da Stoppard, viene ambientato su di un palcoscenico, come un'opera di teatro, anche se ciò non esclude splendide riprese all'aperto. Si ha una impressione di artificio, ma il nucleo tragico del romanzo si conserva integro in tutta la sua potenza.

Il sito ufficiale del film è;

Le seguenti immagini sono prese dal sito ufficiale. Questo blog non ha nessuno scopo commerciale, ma solo amatoriale, e non visualizza inserzioni pubblicitarie.

Anna Karenina

Anna con Karenin


Anna con Vronski

Anna Karenina alla stazione


 

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