lunedì 19 settembre 2016

IL CLAN - IN ARGENTINA AI TEMPI DEI SEQUESTRI DI PERSONA


Nonostante la vittoria di Pablo Trapero per la migliore regia al Festival di Venezia 2015, il film è rimasto al di fuori dei circuiti distributivi internazionali ed appare in un periodo di bassa frequenza dei cinema. Accolto con grande successo in Argentina per il fortissimo impatto del tema dei sequestri al tempo della dittatura, il film provoca forti emozioni anche in chi di quei fatti ha solo sentito parlare.


Il film racconta fatti reali. Il clan Puccio ha agito al servizio della dittatura e per fini di arricchimento personale ed è stato condannato dai tribunali.

 Arquimedes è stato membro dei servizi segreti e si è ritrovato disoccupato dopo la fine della guerra delle Falkland. Decide pertanto di organizzare sequestri di persone ricche, per estorcere un riscatto. Confida nella protezione dei suoi ex superiori ed in particolare di un misterioso "commodoro. Arquimedes gestisce come copertura un negozio con la moglie, Epifania, e le figlie, Silvia ed Adriana, poco più che bambina. Si avvale inoltre di due sgherri, addetti ai compiti più brutali.


Il patriarca coinvolge nella sua attività il figlio Alejandro (Alex), popolare campione di rugby, che ha il compito di individuare le vittime. Si comincia con Ricardo Manoukian, amico dei ragazzi della squadra cittadina di rugby. Solo che il sequestrato viene ucciso, nonostante il pagamento del riscatto. Alex, oppresso dai sensi di colpa, vuole tirarsi indietro, ma il padre gli spiega che si è trattato di un incidente.

La vittima successiva è Eduardo Aulet, figlio di un ricco imprenditore. Anche questa volta Alex fa da esca e partecipa al sequestro. Viene lautamente ricompensato con parte del provento di una rapina. Si compra così un negozio di articoli sportivi. Ciò gli dà modo di conoscere Monica, una avvenente ragazza sportiva di cui si innamora. Compra anche un terreno, su cui pensa di costruire la casa in cui abitare, dopo sposato.
Ma l'uccisione dell'ostaggio lo induce a rifiutare ogni ulteriore collaborazione con il padre.


Nel 1983 l'Argentina torna alla democrazia con l'elezione del presidente Alfonsin. Arquimedes va a trovare in carcere, Anibal Gordon, ex ufficiale dei servizi segreti. Questi gli consiglia di restare sotto la protezione della polizia, aspettando tempi migliori.  Il nuovo governo non può durare più di due anni.
 
 
Il sequestro del commerciante, Emilio Naum, senza la partecipazione di Alex finisce con un fallimento, che Arquimedes addebita al figlio. Per farsi perdonare, Alex va all'estero per riportare a casa Daniel, che viene convinto a partecipare alle attività.Ma ormai è la fine! Il sequestro di Nélida Bollini Prado, facoltosa commerciante, si protrae a lungo. Il misterioso "Commodoro" telefona a casa ad Arquimedes e gli dice di non essere più in grado di proteggerlo e gli dice di liberare la prigioniera. Quando finalmente viene pagato il riscatto, fa irruzione la polizia ed arresta i membri del clan.
 
 
Il giudice offre ad Arquimedes la possibilità di salvare la famiglia addossandosi tutte le colpe, ma questi rifiuta. Pensa ancora di salvarsi dicendo di essere stato picchiato dalla polizia e provoca Alejandro, perché lo picchi. All'atto del processo Alex riesce a divincolarsi e si butta dal quinto piano, ma si salva. Sarà condannato all'ergastolo. Daniel fugge all'estero e ritorna solo dopo la prescrizione. Epifania e Silvia vengono assolte per insufficienza di prove.  Arquimedes, condannato all'ergastolo, sarà liberato grazie alla legge 2x1. Grazie alla laurea in legge conseguita in carcere, eserciterà come avvocato. Dell'altro figlio, Guillermo, fuggito all'estero e riconosciuto innocente non si saprà più niente. Adriana, poco più che bambina all'epoca dei fatti, sarà affidata agli zii.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

ARQUIMEDES PUCCIO

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

ALEJANDRO PUCCIO (ALEX)

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

DANIEL "MAGUILLA" PUCCIO

 
 
 
 
Guillermo vuole spiegare come si tosano le pecore
 
 
 

SILVIA PUCCIO

 
 
 
 
 
 
 

 

LA FIDANZATA MONICA

 
 
 
 
 
 
 

METODI BRUTALI

 
 
 
Ecco uno degli sgherrii
 
 
 
 
Arquimedes porta il pasto a un sequestrato
 
 
 

 Nonostante il pagamento di un riscatto, il sequestrato veniva ucciso
 

CENE IN FAMIGLIA

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 BECCATO!

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 La regia di Trapero ha una immediatezza magistrale e una amara ironia attraversa tutto il film, che risulta impeccabile, anche se non ha l'intensità delle opere che hanno raccontato i peggiori abissi dell'Argentina. 
 
Guillermo Francella, volto notissimo della televisione argentina, anche nella parte di carnefice, conserva l'aria di amico della porta accanto, rendendo credibile il personaggio.
 
 
 
 
 
 
 
Il "vero" Arquimedes Puccio.
 
 
 
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