lunedì 19 ottobre 2015

SUBURRA - NESSUNO E' INNOCENTE


Tutto succede nel 2011, quando Berlusconi è costretto a dimettersi. Nel film viene anticipata al novembre 2011 la decisione di Benedetto XVI di rinunciare al trono pontifici. Sono due figure paterne che escono di scena, lasciandosi dietro un mondo pieno di malaffare e di criminali. La Suburra era il luogo del malaffare nella Roma antica, dove i senatori si recavano talvolta per incontrare criminali ed organizzare qualche misfatto. Il titolo vuole fare riferimento all'intreccio tra malavita e politica che viene descritto nel film. 



Una notte di sesso e droga rovina la esistenza di Filippo Malgradi, un deputato corrotto dalla immagine impeccabile, con una moglie e un figlio ed una fondazione (Fare risorgere Roma). Già, perché una delle ragazze muore, forse per overdose. Per di più è minorenne. Sabrina, l'altra escort, si ritrova a cavarsela da sola, perché Malgradi non vuole certo essere sorpreso in una situazione simile e se la svigna da una uscita secondaria. Sabrina non trova di meglio che rivolgersi a suo amico, Spadino Anacleti. Escono dalla portineria con la morta in braccio, come se fosse ubriaca e incapace di reggersi in piedi. Il portiere, forse abituato a scene simili, chiede solo se vogliono un taxi. Naturalmente il corpo viene buttato in un bacino d'acqua.
 
 
Spadino si precipita il giorno dopo nella Fondazione di Malgradi, chiedendo, in cambio del servizio reso, di essere inserito in qualche grosso affare che faccia guadagnare. Preoccupato, Malgradi chiede aiuto a un compagno di partito, a conoscenza di ambienti malavitosi, per fare tacere Spadino. Viene incaricato "Numero otto", il boss di un clan di Ostia, che provvede ad eliminare il disturbatore. Ma Spadino è fratello di Manfredi Anacleti, lo "zingaro", personaggio rozzo e violento, pronto a scatenare l'inferno per vendicare la sua morte.


Questa vicenda si intreccia con quella di Sebastiano, un corrotto organizzatore di feste vip, il cui padre si suicida buttandosi nel Tevere. Scopre così che il padre era pieno di debiti e che aveva chiesto molto denaro allo Zingaro che pretende di essere risarcito con il patrimonio del suicida. Per salvare la villa, in cui vive e che gli serve per i ricevimenti, Sebastiano rivela allo Zingaro chi è l'assassino di suo fratello. Si scatena così un agguato in un Centro commerciale a Numero otto, con una sparatoria in mezzo alla folla  atterrita. Ma Numero Otto, benché ferito, riesce a fuggire aiutato da Viola, una ragazza tossica che vive con lui.


A questo punto entra in scena Samurai, un ex componente della banda della Magliana che offre il suo aiuto a Filippo Malgradi. "Ti vogliamo aiutare. In cambio ci serve lo sblocco della Legge per le periferie. " Samurai è il capofila di una banda di affaristi e malfattori che vogliono organizzare una colossale speculazione edilizia a Ostia, con la costruzione di un complesso di alberghi e case da gioco: una imitazione di Las Vegas.  



Sebastiano rivela vigliaccamente allo Zingaro che Sabrina si è rifugiata a casa sua, sperando di potere conservare la sua abitazione, ma lo Zingaro lo picchia selvaggiamente, quando osa rivendicare i suoi diritti. Sabrina davanti ad un affilato coltello che minaccia di sfregiare il suo bel visino, fa il nome di Malgradi. Questi si vede arrivare in casa un gruppo di uomini mascherati che lo minacciano e rapiscono suo figlio. Lo Zingaro vuole il venti per cento del progetto di speculazione di Ostia. Deve intervenire Samurai, il quale vuole detrarre tale parte dalla quota di Numero Otto. Quando questi rifiuta, veste di nuovo i panni di bandito e fa strage di questi e della sua banda. Si salva però la tossica. E questa è la sorpresa finale, perché questa sorprende Samurai, andato in visita alla madre, e lo ammazza.
 
 
Ma c'è un'altra sorpresa! Sebastiano, che ormai è nelle mani dello Zingaro, decide di farsi giustizia da solo. Gli arriva alle spalle di sorpresa e lo tramortisce con un corpo contundente. Poi lo lega e lo rinchiude nella gabbia di un cane feroce che lo sbrana. Ultima scena: Filippo Malgradi vuole parlare con il presidente (Berlusconi), ma arriva troppo tardi, dato che si è dimesso,  ed insegue vanamente la sua macchina che si allontana.      


















UN PASTICCIACCIO!

 
 
 
 
 
 
 



Una minorenne morta per overdose: bel guaio!








SEBASTIANO, ORGANIZZATORE DI FESTE VIP

 
 
 
Il padre di Sebastiano si suicida, gettandosi nel Tevere da un ponte
 
 







 
 







 

 

 

 

NUMERO OTTO

 
 
 
Numero otto con la "tossica"
 
 


 

 

 

LO ZINGARO









SAMURAI









"Ti vogliamo aiutare!"






OSTIA: RESA DEI CONTI





 
 
E' pericoloso mettersi contro il Samurai!
 
 

TROPPO TARDI!

 
 
 
 

Claudio Amendola è il Samurai, mentre Pierfrancesco Favino offre una straordinaria interpretazione di  Filippo Malgradi.  Elio Germano è Sebastiano, lo smidollato pubblicista che, ridotto alla disperazione, diventa un assassino. Alessandro Borghi fornisce una potente interpretazione nel ruolo di Numero 8. Giulia Elettra Gorietti è Sabrina, mentre Greta Scarano è la tossica.
 
Il regista Stefano Sollima, dopo le buone prove di Romanzo criminale e Gomorra la serie,  realizza un film teso e avvincente di buona qualità, una sorta di western metropolitano. Ma resta un prodotto medio, che non raggiunge la grandezza, anche se Sollima avrebbe forse le qualità per riuscirci.



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