Il film è estremamente interessante, perché ricostruisce gli ultimi 20 anni di vita del pittore William Turner, considerato l'antesignano dell'impressionismo. Il pittore ebbe una vita abbastanza banale e questo si riflette nella struttura del film, privo di una storia e di colpi di scena. Gli eventi che pure caratterizzarono la vita di Turner compongono uno scenario di quotidianità, a cui si contrappone la genialità straordinaria della sua pittura. La pittura è l'unica cosa che interessa a Turner.
Vive con l'amato padre e con una domestica scrofolosa che gli serve anche per sfogare i suoi istinti. Ha anche una moglie e due figlie, ma ormai ha rotto i rapporti con loro. Tutto il suo tempo lo dedica a dipingere oppure a girovagare nella campagna alla ricerca di albe e tramonti che poi diventeranno quadri. E' la luce che lo affascina e che cerca di riprodurre con i suoi fuggevoli bagliori.
Nel suo girovagare si ferma spesso in una pensione gestita da Sophia Booth. Quando questa resta vedova, ne diventa il compagno e sarà assistito da lei fino alla morte.
LA MOGLIE E LE FIGLIE
IL PADRE
AL LAVORO
LA GOVERNANTE
AMORE CON SOPHIA BOOTH
IN CERCA DI PAESAGGI
ALL'ACCADEMIA
ALCUNI DIPINTI
Scarborough
Saltash - Cornwall
Venezia - La dogana di San Giorgio
Il declino dell'impero cartaginese
GLI INTERPRETI
Timothy Spall
E' praticamente l'unico interprete, in quanto gli altri personaggi hanno un ruolo marginale. Riesce a rendere con efficacia il carattere scorbutico di Turner e la sua grossolanità. Ma esprime soprattutto la sua dedizione maniacale alla pittura.
Marion Baley è Sophia Booth
Mark Leigh è il regista
Nessun commento:
Posta un commento