martedì 11 maggio 2021
giovedì 15 aprile 2021
IL POSTO DELLE FRAGOLE - IL CAPOLAVORO DI INGMAR BERGMAN
https://www.youtube.com/watch?v=Rq8Yw7nwP7 E
Questo film é il capolavoro di Ingmar Bergman. La solitudine e la tristezza della vecchiaia sono attenuati dall'irrompere dei giovani Si intrecciano vicende private e semplici conoscenze.
Il posto delle fragole: il film che ha reso famoso il regista svedese Ingmar Bergman all’interno del panorama cinematografico internazionale. La pellicola, di genere drammatico-sentimentale, esce nel 1957 e da subito risulta apprezzatissimo dalla critica. Infatti, vince l’Orso d’Oro al Festival di Berlino e proprio il Premio della Settimana della Critica a Venezia.
Si aggiudica, poi, il Nastro d’Argento per la miglior regia di un film straniero. Inoltre, viene nominato agli Oscar per il miglior soggetto originale e per numerosi altri premi europei e extraeuropei.
Isak Borg (Victor Sjöström), ormai anziano professore di medicina, deve mettersi in viaggio da Stoccolma verso l’Università di Lud. Qui, infatti, gli verrà consegnato un premio per aver raggiunto il cinquantesimo anno di carriera come docente di batteriologia.
Un incubo, la notte prima della partenza, lo costringe a rivedere la sua decisione di spostarsi in aereo. Per di più, decide di non partire solo: andrà insieme a sua nuora, Marianne (Ingrid Thulin), e in automobile. Questa, per l’uomo, si rivela essere l’occasione per riflettere attentamente sulla propria vita.
Infatti, Marianne lo rimprovera di essere troppo avaro verso suo marito, Evald, il figlio del professore. Inoltre, una deviazione inaspettata del loro percorso li porta a sostare presso la casa dove Isak è cresciuto, insieme ai nove fratelli. E’ qui che i ricordi iniziano a prendere il sopravvento. La nostalgia raggiunge il suo culmine quando rivede la cugina Sara, intenta a raccogliere le fragole per lo zio Aron, di cui ricorre l’onomastico. Un tempo, infatti, il professore era profondamente innamorato di lei.
Dopo varie peripezie, inoltre, Borg decide di andare a trovare sua madre, un’anziana ormai ultranovantenne. La donna, mostrando al figlio e a Marianne vecchi cimeli di una vita passata, si lamenta della solitudine, nonostante i figli gli abbiamo dato numerosi nipoti.
Quando riprendono il viaggio, mentre la nuora guida, l’uomo è colto da un nuovo incubo. Al risveglio, dirà alla donna “sono morto pur essendo vivo”.
Nonostante tutto, i due arrivano a destinazione. Il professore viene premiato e, coricatosi, ricorda i momenti felici di quando era bambino.
Il posto delle fragole è il miglior film di Bergman a questa altezza cronologica, sia dal punto di vista formale che tematico. Si tratta di una pellicola intensa, emotivamente coinvolgente, nella quale è facile immedesimarsi.
Vi troviamo uno dei topoi tipici del regista,vale a dire quello della nostalgia per la giovinezza, qui, però, sviluppato in modo diverso rispetto agli altri suoi lavori. Infatti, in questo film sembra quasi darci l’illusoria speranza che sia effettivamente possibile tornare indietro e cambiare le cose.
Il protagonista, dunque, alla fine del suo viaggio si scopre profondamente cambiato. Ha compreso l’importanza degli affetti e decide di togliersi di dosso la maschera d’indifferenza che tanto lo rendeva infelice. Appena prima di giungere al termine della propria esistenza.
Una pietra miliare del cinema, citatissimo e imitatissimo. Ma mai eguagliato. Da vedere, assolutamente.
Il sogno angoscioso
Ricordi di infanzia: le gemelle
La raccolta delle fragole
Viaggio con Marianne
Colazione
Sogna di dovere fare un esame
mercoledì 14 aprile 2021
IVAN IL TERRIBILE
Ivan the Terrible (1945) movie - YouTube
https://www.youtube.com/watch?v=i5EWgWEcox M
UNO DEI FILM CHE HANNO FATTO LA STORIA DEL CINEMA.
Durante la guerra, per fare appello al patriottismo russo, Stalin esalta i grandi antenati che hanno fatto potente laRussia.
In 1547, Ivan IV (1530-1584), archduke of Moscow, crowns himself Tsar of Russia and sets about reclaiming lost Russian territory. In scenes of his coronation, his wedding to Anastasia, his campaign against the Tartars in Kazan, his illness when all think he will die, recovery, campaigns in the Baltic and Crimea, self-imposed exile in Alexandrov, and the petition of Muscovites that he return, his enemies among the boyars threaten his success. Chief among them are his aunt, who wants to advance the fortunes of her son, a simpleton, and Kurbsky, a warrior prince who wants both power and the hand of Anastasia. Ivan deftly plays to the people to consolidate his power.